L'Oratorio del Gabbio
Un oratorio sulle rive del fiume
L’Oratorio del Gabbio è un grazioso edificio settecentesco posto sul greto del Melezzo di fronte a Malesco, nato sulle vestigia di una precedente cappella dedicata alla Madonna.
Il luogo detto Gabbio (zona ghiaiosa spondale) oggi fregiato dal lato absidale dalla strada statale, era distante dalle case in quanto lazzaretto sorto durante le ripetute epidemie di peste del ‘500 e ‘600 che decimarono la popolazione vigezzina; infatti durante il 1513 scoppiò l’epidemia della peste a Malesco.
I contagiati vennero isolati al di là del Melezzo, dormivano febbricitanti su dei pagliericci e quando morivano venivano bruciati con tutti i loro oggetti. Nel proseguire della malattia gli abitanti rimasti in paese fecero un voto alla Madonna chiedendo di far cessare la pestilenza in cambio della costruzione di una cappelletta in suo onore. Quando i casi diminuirono il sanatorio fu smantellato, il luogo disinfettato con calce viva e fu eretta la struttura promessa.
Solo a partire dal 1723 e terminato quattro anni dopo fu edificata una vera e propria chiesa. Il portico fu aggiunto dopo, ovvero nel 1737.
All’interno, oltre alla Madonna delle Grazie posta nell’abside, si possono apprezzare gli affreschi del craveggese Giuseppe Mattia Borgnis e le decorazioni a stucco del valsesiano Antonio Tamiotti. La vicinanza di questa chiesetta alla sponda del fiume ne compromise più volte la stabilità durante le gravose alluvioni dello scorso secolo che ridussero la riva avvicinando il letto del fiume alla facciata.
La somiglianza costruttiva con l’oratorio di S. Bernardino nel capoluogo è notevole, ivi compreso l’orientamento nord – sud della navata.
La ricorrenza religiosa della Madonna delle Grazie avviene nell’ultima domenica di settembre e l’oratorio torna per due giorni centro devozionale dell’intera comunità.
CONTATTI
ORARI
Da giugno a settembre dalle 9 alle 17