A Zornasco torna protagonista la Canapa, questa volta con un corso per imparare a confezionare le tradizionali scarpe vigezzine.
Dal 20 febbraio prossimo presso il Circolo Urtett, sei incontri per scoprire un pezzo di storia vigezzina
Doverosa una breve premessa che illustri le attività promosse dall’Ecomuseo regionale Ed Leuzerie e di Scherpelit di Malesco con la comunita’ di Zornasco.
Da tempo è stato avviato un progetto di valorizzazione del mulino storico di Zornasco e della coltura della canapa, un tempo utilizzata come fibra tessile nel nostro territorio. Nell’ottica del recupero di saperi tradizionali e della valorizzazione della struttura museale (la quale presenta infatti un frantoio per la canapa), hanno realizzato una serie di attività tra cui la semina di un campetto dimostrativo.
Ad ottobre 2016, si è svolta la “Settimana della canapa” che ha visto il coinvolgimento di circa 450 studenti appartenenti a Scuole di ogni ordine e grado.
Sempre a partire dallo scorso autunno, sono stati organizzati incontri, aperti alla popolazione, volti alla ricostruzione storica della frazione e che si sono conclusi con l’allestimento di una mostra di fotografie e racconti. Da un paio d’anni, a fine estate, viene proposta una festa al mulino, in collaborazione con l’Associazione Canapa Alpina. Per l’occasione sono state organizzate attività, laboratori e visite guidate condotte dalle “Piccole Guide di Zornasco”, bambini del paese, ai quali è stato assegnato il compito di tramandare ciò che il Mulino rappresenta e ha rappresentato.
Il corso in questione, organizzato dal Circolo, dalla comunità di Zornasco e dall’Ecomuseo con la collaborazione dell’Associazione Canapa Alpina, rientra in questo progetto di valorizzazione del patrimonio immateriale di cui la realtà ecomuseale si fa portavoce.
Nel 2013 l’Ecomuseo ha aderito ad un progetto Interreg Italia-Svizzera Etnografie italo-svizzere per la valorizzazione del patrimonio immateriale P.O. di Cooperazione Transfrontaliera Italia Svizzera 2007-2013 volto alla valorizzazione del patrimonio immateriale dell’arco alpino. Tra le varie attività promosse, è stato creato l’Inventario del Patrimonio Immateriale delle Regioni Alpine e sono state redatte dall’Ecomuseo alcune schede dedicate a mestieri e saperi (consultabili su www.intangiblessearch.eu). In questo lavoro di ricerca e censimento è stato inserito il confezionamento delle scarpe vigezzine.
Il cerchio si chiude: la comunità è presente ed attiva, l’Ecomuseo in quanto strumento di valorizzazione del territorio è pronto per una nuova avventura, la tutela di un antico sapere che si concretizzerà nel “Corso di Düi”.
Gli incontri si terranno tutti i martedì dal 20 febbraio al 27 marzo 2018, dalle 20.30 alle 22.30, al Circolo Urtett di Zornasco, al costo di 60 Euro a persona.
A condurre il corso sarà Laura Pasini di Vocogno, attualmente una delle poche detentrici dell’abilità manuale ed artigianale relativa al confezionamento delle “vigezzine”, pantofole di stoffa trapuntata a mano, chiamate in dialetto Düi, Munui, Paviùi o Pedüi, a seconda dei dialetti locali.
L’idea degli organizzatori è utilizzare la canapa coltivata nel campetto di Zornasco per la cucitura della suola.
La signora Pasini si è avvicinata a questa pratica, a partire dagli anni ’70 grazie al padre, di mestiere calzolaio.
Laura ha imparato l’intero processo di confezionamento (che dura, per ogni paio, circa tre giorni) una quindicina di anni fa da autodidatta, alcuni anni dopo la morte del padre. Oggi è una delle poche in Valle a conservare questo sapere.
Il corso è a numero chiuso pertanto è necessaria l’iscrizione da effettuarsi entro il 1° febbraio 2018, contattando l’Ecomuseo di Malesco al numero 0324 92444.