Spazzacamini – Spàzzechemit

Ascolta Spazzechemin recitato dai bambini

 

Ascolta la canzone degli spazzacamini

 

Ascolta il gergo degli spazzacamini (audio anni 80)

Durante la stagione invernale alcuni uomini e bambini erano obbligati ad abbandonare la loro famiglia e la valle poiché clima rigido e terreni sterili non permettevano il sostentamento per un periodo così lungo.

Nei primi anni migrarono nelle vallate vicine, spostandosi sempre più verso la pianura, in luoghi dai quali potevano tornare in breve tempo per la stagione estiva, poi col tempo andarono sempre più lontano in Europa ed addirittura in America.

Facevano i lavori più umili e disparati, i bambini soprattutto venivano indirizzati al lavoro dello spazzacamino in quanto, piccoli e leggeri potevano entrare comodamente nei camini per pulirli. Vivevano una vita di freddo e fatica, salivano sui tetti con il loro attrezzi: raschietto “respètte “e riccio “rìzzùn” per spazzare il camino.

Per gli spazzacamini in Francia qualcosa cambiò quando uno spazzacamino di Craveggia salvò il re di Francia da un complotto, ascoltando le parole sussurrate dai nemici del re, mentre puliva un camino. In segno di gratitudine il Re Sole donò allo spazzacamino alcuni paramenti sacri, questo tesoro è ancora oggi visibile presso la Chiesa di Craveggia.

Da quel giorno tutti gli spazzacamini vigezzini ebbero un lasciapassare speciale (un’autorizzazione al commercio), quindi molti  non fecero più il mestiere dello spazzacamino ma divennero mercanti, gioiellieri , negozianti, impresari e banchieri, ma mai dimenticarono la loro patria e la Valle Vigezzo e molti portarono al loro paese denaro e ricchezze.

Per ricordare il sacrificio di questi bambini è stato eretto a Malesco nel 1982 il monumento allo spazzacamino Faustino Cappini, morto a causa dei fili dell’alta tensione dopo aver pulito un camino.

Di rilevanza internazionale il Museo dello spazzacamino a Santa Maria Maggiore ed il raduno internazionale che si svolge in Valle Vigezzo la prima settimana di settembre.

“Facciamo Rivivere il Paese”
Scoprire o ritrovare usi e costumi del passato attraverso un viaggio reale e virtuale che appaga la vista e arricchisce l’intelletto.

Progetto ideato e realizzato dall’Accademia dei Runditt di Malesco, liberamente tratto dalla “Storia di Malesco” di Giacomo Pollini 1896 e da testimonianze scritte ed orali di Maleschesi.

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Progetto realizzato con il contributo di:

in collaborazione con:

Illustrazioni di Lorenzo Cancelli

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