Ascolta la traccia audio Il Conte Giacomo Mellerio è uno dei personaggi più illustri non solo di Malesco, ma dell’Ossola. Giacomo Mellerio, discendente di una delle storiche famiglie maleschesi, nasce il 9 gennaio 1777 a Domodossola. Il padre Carlo Giuseppe è direttore del Registro Reale dell’Ossola e la madre è Rosa Sbaraglini. In seguito al matrimonio, nel 1803, con Elisabetta di Castelbarco, sperimenta i primi incarichi amministrativi nella Milano capitale del Regno d’Italia napoleonico. È, infatti, amministratore municipale nel 1806, membro del Consiglio dipartimentale dell’Olona e del Magistrato centrale di sanità nel 1807. Ritiratosi dalla vita pubblica, il Conte Mellerio opera come benefattore sia a Milano, sia nella natia Ossola. Grazie all’eredità e ai successi personali, riesce a garantire cospicue donazioni ai meno fortunati. Si interessa al finanziamento di ospedali e di scuole. Il Conte Giacomo Mellerio affianca all’impegno assistenziale un’intensa attività di promozione culturale all’interno del cattolicesimo ambrosiano. È amico personale di Alessandro Manzoni, di cui legge le bozze de “I promessi sposi”, ed è in prima linea nella militanza culturale cattolica. Il suo patrimonio librario è ricchissimo: conta oltre 10.000 volumi. Fonti: “Facciamo Rivivere il Paese” in collaborazione con: Desideri ulteriori informazioni?I natali e gli studi
Dopo la morte del padre, si trasferisce a Milano dallo zio e, in seguito, a Siena. Qui, dal 1787, studia presso il collegio Tolomei diretto dai padri scolopi. Completa la sua educazione tra 1795 e 1803 con un classico grand tour destinato, tra l’altro, al perfezionamento del francese e del tedesco.La carriera politica
La sua abilità come politico lo porta alla corte di Francesco I, dove opera in qualità di deputato presso la commissione centrale di organizzazione degli Affari italiani.
Dopo questa esperienza viene nominato Conte, Vice governatore di Milano e Gran Cancelliere del Regno Lombardo Veneto sotto gli Austriaci.
Verso la fine del 1818, decide di concludere la sua luminosa carriera politica.La beneficienza
In particolare, istituisce a Domodossola le scuole superiori affidandone la direzione ad Antonio Rosmini, conosciuto nel 1826. Provvede, inoltre, all’istruzione femminile acquistando i locali delle ex monache Orsoline.
Il Conte non dimentica il paesino d’origine: fa visita a Malesco due volte durante tutta la sua vita ed è autore di importanti donazioni al Comune.
Il testamento del 13 ottobre 1847 dispone lasciti e legati per oltre due milioni di lire e documenta una volontà benefica ripartita tra la patria natia e quella milanese d’adozione.La cultura
In ultimo si ricorda che la moglie del benemerito Conte, Elisabetta di Castelbarco, è stata ritratta dal celebre pittore veneto Antonio Canova.
Giacomo Pollini, “Notizie storiche, statuti antichi, documenti e antichità romane di Malesco”, Carlo Clausen, Torino, 1869
“Dizionario Biografico degli Italiani”, a cura di Arianna Arisi Rota, Volume 73 (2009) in Enciclopedia Treccani
Si ringrazia l’associazione “Agape” con Massimiliano Pecollo e Laura Minacci per il contributo
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