Giovan Maria Salati – o Jean-Marie Saletti, nella versione francese – detiene un primato importante: quello di essere il primo attraversatore della Manica a nuoto. Figlio di Domenico Salati e Anna Maria Polino, Giovan Maria Salati nasce a Malesco, nel quartiere Eria, il 26 marzo 1796. Conduce la vita di alpigiano-contrabbandiere fino al 1802, quando decide di arruolarsi nell’esercito napoleonico. Partecipa come fuciliere marittimo della guardia imperiale alla battaglia di Waterloo. Dopo quattro giorni dalla fine dello scontro, alcuni soldati inglesi trovano Giovan Maria gravemente ferito e lo trasportano al loro ospedale da campo. Il 16 agosto del 1817, una sera tempestosa, decide di attuare il suo piano di fuga. Si spalma il corpo di sego e si getta in mare da un portello di murata. I tuoni, la burrasca, lo scricchiolio del legno del pontone riescono a fare passare inosservata alle sentinelle la sua evasione. Viene recuperato il giorno dopo, stremato dalla fatica, da alcuni pescatori sulle coste francesi. Conquisterà la libertà e un primato assoluto, quello d’essere stato il primo uomo al mondo ad aver attraversato la Manica a nuoto. Giovan Maria Salati, considerato dalla Federazione Italiana Nuoto come l’iniziatore della disciplina del fondo, non era uomo di mare: a districarsi nell’acqua aveva imparato da autodidatta nella sua piccola Valle. In seguito all’impresa, si stabilisce in Francia dove trascorre il resto dei suoi giorni. Lavora dapprima come spazzacamino, poi come impresario fumista. Muore a Saint-Brice-sous-Forêt, a pochi chilometri da Parigi, nel 1879. Fonti: “Facciamo Rivivere il Paese” in collaborazione con: Desideri ulteriori informazioni?La giovinezza maleschese
In paese è conosciuto come “Zvan dell’Erie” e, insieme ai fratelli, aiuta la famiglia all’alpe per gran parte dell’anno.
Ben presto si distingue per la sua vivacità e il suo coraggio: senza timori si butta nei torrenti che attraversano il paese, come il Loana. Nuota nelle pozze naturali, come quella dei Camini, ed è un eccezionale catturatore di pesci. Per questa ragione, gli abitanti di Malesco iniziano a chiamarlo “la lìdrie”, la nutria.
Adolescente, il Salati si dà al contrabbando e, anche in questo caso, risulta essere il più temerario.La guerra
Passati diversi mesi di convalescenza, nel 1815 viene trasferito su una vecchia nave, detta “pontone”, adibita a prigione. Si trova a Dover, nel Regno Unito, e qui rimane per due anni.La fuga e la traversata
Il record
“Giovan Maria Salati: La storia, l’impresa”, Comune di Malesco, Malesco, 2008
Si ringrazia l’associazione “Agape” con Lisa Monzio Compagnoni e Massimiliano Pecollo, Riscrittura per ottimizzazione SEO a cura di Chiara Selva
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Giovan Maria Salati primo attraversatore a nuoto della Manica
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