Suonatori della Banda Alpina di Malesco – Sunài ad la Bande de Mélèsch

Alla fine dell’ottocento, Malesco contava poco meno di 500 abitanti, ma la tradizione musicale era molto diffusa, in occasione del Carnevale o altre feste si suonavano soprattutto strumenti a corda, violino, violoncello, chitarra, senza conoscenze specifiche musicali, suonando ad orecchio.

Nel 1878 un gruppo di 11 maleschesi di buona volontà costituirono un gruppo di suonatori che venne chiamato “Le Misiche” e passarono dagli strumenti a corda a quelli a fiato, presero alcune lezioni di musica e formarono così la prima banda di Malesco

Per agevolare le lezioni nell’apprendimento della musica a questo primo gruppo di musicanti il Comune mise a loro disposizione un sussidio definendola “Società Filarmonica di Malesco” che si riuniva in un localino del vecchio Municipio in Via Trabucchi.

La Bandella piano piano si fece conoscere in tutta la valle Vigezzo, dove veniva invitata ad esibirsi in cambio di qualche pranzetto e laute libagioni. Nel 1903 la Società prese il nome di Banda Municipale con 12 concerti pubblici all’anno ed esibizioni nelle varie feste ed era l’unica in tutta la Valle Vigezzo.

Il 3 giugno 1906 all’inaugurazione della Galleria del Sempione, in quel di Domodossola, i musicisti Maleschesi invitati per l’occasione superano se stessi, galvanizzati da una marea di gente esultante.

Negli anni a seguire il numero di””sunai” aumentò, nel 1924 vennero accolti nella banda anche i ragazzi di 11, 12 anni, con l’intento di insegnare loro la musica e formare un nutrito gruppo di musicanti.

Da quel lontano 1878  la banda ha attraversato tutto il ventesimo secolo tra alti e bassi, ha sofferto le crisi della guerra, negli anni 60 era fornita di ragazze in costume vigezzino e durante le sfilate aveva anche un gruppo di majorette, ha modificato il suo nome  e la sua divisa giungendo al definitivo “Banda Musicale Alpina di Malesco”, molti maleschesi e vigezzini sono passati tra le sue fila.

Nonostante i tempi moderni facciano soffrire le piccole associazioni  dopo più di 140 anni dalla sua fondazione è ancora simbolo di aggregazione, spirito di sacrificio e tanta voglia di divertirsi.

“Facciamo Rivivere il Paese”
Scoprire o ritrovare usi e costumi del passato attraverso un viaggio reale e virtuale che appaga la vista e arricchisce l’intelletto.

Progetto ideato e realizzato dall’Accademia dei Runditt di Malesco, liberamente tratto dalla “Storia di Malesco” di Giacomo Pollini 1896 e da testimonianze scritte ed orali di Maleschesi.

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Progetto realizzato con il contributo di:

in collaborazione con:

Illustrazioni di Lorenzo Cancelli

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