Ascolta le caprette al pascolo Durante il periodo estivo, mentre il bestiame era all’alpe, ogni famiglia per il sostentamento teneva al paese una o più capre. Esse venivano radunate nella cosiddetta “roide “ in una piazza del paese, verosimilmente la piazza Pasquaro, e condotte tutte insieme ai pascoli vicini al paese, per rientrare a sera nel centro abitato. I pascoli e i periodi nei quali portare le capre erano ben regolamentati e gratuiti per i maleschesi. Il pastore, un ragazzo del paese, riceveva un compenso per ogni bestia pascolata e a turno, ogni giorno, le famiglie gli davano pane e formaggio per la giornata e sale per le capre. A seconda delle caratteristiche le capre avevano diversi nomi : capra giovane “inzèlle”, capra bicolore “culumbìde”, capretto “iulìŋ” e caprone “bèch”. “Facciamo Rivivere il Paese” in collaborazione con: Desideri ulteriori informazioni?
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